Addio a Romolo Tavoni, un grande sempre e per sempre
Ieri, all’età di 94 anni anni, ci ha lasciati Romolo Tavoni, uno dei più stretti collaboratori di Enzo Ferrari, con ruoli diversi all’interno della scuderia di Maranello dal 1950 in poi, da segretario personale a direttore sportivo negli anni in cui la Ferrari stava mettendo le basi della sua leggenda sui circuiti di tutto il mondo. Per ricordare chi è stato Romolo Tavoni, prendiamo a prestito le parole con cui Leo Turrini lo racconta sulle pagine de “Il Resto del Carlino”. “Romolo Tavoni è stato un grande italiano e un grande modenese. Soprattutto, senza di lui la Ferrari non sarebbe diventata quello che è. […] Amava le macchine e i motori ed era incantato dalla figura mitica del Drake. […] Tavoni aveva passione e la manifestava senza ipocrisie. Si separò da Ferrari all’alba degli anni Sessanta, quando gli parve non più sopportabile l’interferenza della signora Laura, la moglie del Drake, nella gestione del reparto corse. Ciò nonostante, nella sua esistenza lunga e meravigliosa, Romolo rimase sempre ferrarista nell’anima. Fece tante altre cose, fu direttore dell’Autodromo di Monza. Incontrarlo era sempre una gioia“.
Ecco, Romolo Tavoni era una bella persona, un uomo del suo tempo e, anche per questo, un uomo capace, fino all’ultimo, di esprime, anche nei piccoli gesti, un’eleganza d’altri tempi. Ne è un esempio la lettera con cui, nel 2019, ringraziava l’ANCAI, Associazione Nazionale Corridori Automobilisti Italiani di cui cui per anni è stato socio, di averlo nominato Socio Onorario. Scriveva: “Sono vecchio, ma vecchio, e questa è una soddisfazione che mi aiuta a vivere. Nuovamente grazie”.
Grazie a te Romolo, ci mancherai.